
Pneumatici che, avendo dato buone prove, già da tempo vengono seriamente presi in considerazione dai camionisti e dagli appassionati del fuoristrada. Gente che viaggia per moltissimi chilometri o sottopone le gomme ha stress notevoli percorrendo strade non asfaltate e sconnesse.
Secondo le norme attuali, varate nel 2006, i pneumatici ricostruiti devono essere certificati ECE ONU 108 ed ECE ONU 109, rispettivamente per le auto private e per i veicoli commerciali. Questa certificazione assicura che questo tipo di gomme possiede assolutamente tutti i requisiti di quelle nuove.
Ovviamente questo tipo di pneumatico va sottoposto dal costruttore alle usuali e severe prove di resistenza, affidabilità e durata previste dalla legge. Importante è che le carcasse da ricostruire siano in buone condizioni e che tutto sia realizzato con l’ausilio delle moderne tecnologie che danno un affidabilità totale al prodotto finale.
I risparmi sono notevoli perché con i low cost si riescono ad abbattere i costi di almeno il 50%.
Un altro motivo che sta decretando il successo delle gomme low cost è quello legato alla salvaguardia dell’ambiente. Recuperando i vecchi pneumatici si riduce il numero di quelli che vanno in discarica e che devono essere trattati in maniera particolare per essere smaltiti. Un’operazione, quella dello smaltimento, lunga e costosa a causa della longevità del materiale e della suo altissimo impatto ambientale.
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Fonte: http://www.antandcricket.it/blog/offerte.php/cashback/gomme/hardgreen/pneumatici-ricostruiti-low-cost-da
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